Comprare Arte

Comprare arte è un processo in due fasi, quella emozionale e quella razionale.

La prima volta che ho comprato un’opera d’arte è stato durante un’asta del Ponte, un’esperienza emozionante e spaventosa allo stesso tempo. Guardare per giorni il catalogo per capire se sarebbe stata proprio lei la mia prima opera, studiarne il prezzo per essere sicura di investire bene il mio denaro, andare a vedere la preview per assicurarmi che fosse in perfette condizioni e innamorarmi. E poi il giorno dell’asta, l’adrenalina della competizione e la speranza che in pochi avessero notato quello che per me era il mio piccolo capolavoro.

Studiavo il mercato dell’arte all’università, ne conoscevo teoricamente tutti gli aspetti, mi tremavano le ginocchia. Sono passati dieci anni, adesso so che alla mia prima asta non conoscevo neanche la metà delle regole di questo affascinante mondo, ma l’emozione di trovare l’opera giusta e di riuscire ad aggiudicarsela non è cambiata di un battito.

Comprare arte è un processo in due fasi, quella emozionale e quella razionale. La prima illumina, come un riflettore in teatro, una tela in particolare tra decine di quadri esposti. Non è mai un tema specifico ad attrarci, non è la dimensione né il colore. È la forza comunicativa che hanno solo alcune opere, la bellezza soggettiva che colpirà solo alcune persone, quelle che avranno la sensibilità giusta per quel messaggio. Perché ogni artista parla un linguaggio che può essere compreso solo da chi ne conosce il significato, perché lo porta con sé come un dono ancestrale o perché ha avuto la fortuna di impararlo. La seconda fase, quella razionale, arriva quando decidiamo che non ci basta aver trovato la bellezza, ma che vogliamo portarla via con noi. Comprare arte, a questo punto, diventa anche una questione di numeri e di regole. Sarà necessario comprendere chi è l’artista, quale è -o potrebbe essere in futuro- il suo valore nella storia dell’arte, se l’opera è autentica o solo un falso, se il tema che ci ha affascinato lo rappresenta o è un’opera solitaria, se il prezzo che richiede il gallerista, la casa d’aste o il privato che lo possiede è corretto.

Comprare arte vuol dire acquistare idee, sogni, rivoluzioni culturali. Veri e propri frammenti di genialità. Comprenderne qualità e valore non è facile, ma possedere la bellezza è un privilegio che ripaga, ogni giorno, il collezionista che è riuscito a vederla. Il mio lavoro è aiutarvi a farlo.

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